martedì 22 marzo 2011

Che futuro!!

All'incontro Assintel sulla Responsabilità sociale ascolto un dinamico professore dell' Università la Sapienza di Roma, Domenico De Masi, che ha tracciato i trends o meglio le tendenze che si evidenziano nel prevedere un futuro possibile nel 2020.
Molto interessante tenendo conto che il 2020 è .... tra nove anni.

2020 Dieci trend di © Domenico De Masi
I Cerea: la prima con la quarta generazione
1. Longevità.
Nel 2020 la popolazione mondiale sarà un
miliardo più di oggi. L’Aids e molti tipi di cancro saranno
debellati; la fecondazione artificiale e la clonazione umana
saranno all'ordine del giorno; il biossido di carbonio
dell’atmosfera sarà reso innocuo; i ciechi potranno vedere
attraverso apparati artificiali.
Si potrà vivere fino a 850.000 ore, rispetto alle attuali 700.000.
Un cittadino su tre avrà più di 60 anni. Vivranno più a lungo le
persone più scolarizzate e con relazioni sociali più intense. Ci
saranno 50 milioni di malati di Alzheimer, 60 milioni di malati
di febbre “dengue” e un miliardo di obesi.
La maggioranza delle persone diventa vecchia soltanto
nell’ultimo anno della propria vita, durante il quale le spese
farmaceutiche sono pari alla cifra impiegata per comprare
medicine in tutti gli anni della vita precedente.

Marte?
2. Tecnologia.

Nel 2020 gran parte delle automobili andranno
all’idrogeno e saranno teleguidate. La durata dei beni di
consumo sarà il triplo di quella attuale. Per la legge di Moore,
la potenza di un chip raddoppia ogni 18 mesi: dunque, nel
2020 sarà piccolo quasi quanto un neurone umano e la sua
potenza supererà un miliardo di transistor.
Il XX secolo fu segnato dall’automazione; il XXI secolo sarà
segnato dall’ingegneria genetica.
Gli elaboratori saranno capaci di svolgere tutte le mansioni
ripetitive, molte mansioni flessibili, alcune attività creative.
Grazie all’informatica affettiva, i robot saranno dotati di
empatia. Potremo portare in un taschino tutta la musica, i film, i
libri, l’arte e la cultura del mondo. Resterà il problema di come
trasferire questo patrimonio dal taschino al cervello.


la giostra dell'economia
3. Economia

Nel 2020 il PIL pro-capite nel mondo sarà di 15.000
dollari, contro gli attuali 8.000. L’Occidente avrà ridotto del 15% il
proprio potere d’acquisto. La classe media rappresenterà il 50%
della popolazione mondiale.
Il Primo Mondo conserverà il primato nella produzione di idee ma
riuscirà sempre meno a saccheggiare i Paesi poveri. I Paesi
emergenti produrranno soprattutto beni materiali. Il Terzo Mondo
fornirà materie prime e manodopera a basso costo. L’Africa resterà il
continente più povero del mondo. L’Europa dei 27 resterà il più
grande blocco economico, con la migliore qualità della vita.
La Cina avrà un PIL uguale a quello degli Stati Uniti, avrà le
maggiori riserve valutarie, sarà il maggiore acquirente di automobili
e il principale produttore di

reverse innovation. Avrà le maggiori
banche del mondo e 15 megalopoli con più di 25 milioni di abitanti.
Accanto ai Bric (Brasile, Russia, India, Cina), saranno emersi i
Civets (Colombia, Indonesia, Vietnam, Egitto, Turchia, Sud Africa).
In tutti questi paesi, aumenteranno i consumi e l’inquinamento.
Nella manutenzione domestica e nella produzione energetica
avanzerà il “fai da te.


Chi buttiamo?
4. Lavoro

Nel 2020 i lavori manuali e quelli intellettuali ma esecutivi
saranno assorbiti dalle macchine, trasferiti nei Paesi emergenti o
affidati a immigrati.
I creativi (30%) occuperanno la parte centrale del mercato, più
garantita e retribuita. Si esprimeranno senza orario né sede,
attraverso un’attività che possiamo chiamare “ozio creativo” in cui
lavoro, studio e gioco si confondono tra loro, si destrutturano nel
tempo e nello spazio, si femminilizzano, si organizzano per obiettivi,
dipendono dalla motivazione.
Gli addetti ai lavori esecutivi (40%), lavoreranno con minori garanzie,
per un massimo di 60,000 ore in tutta la loro vita.
Tutti gli altri (30%) avranno il diritto di consumare, non di produrre.
Sarà sempre più necessario e complesso ridistribuire la ricchezza, il
lavoro, il sapere e il potere.


il gioco degli specchi
5. Ubiquità e plasmabilità.

Nel 2020 la rete avrà trasformato
il mondo intero in un’unica agorà capace di rappresentare tutto
l’amore e tutto l’odio del mondo.
Potremo metterci in contatto ovunque e con chiunque, in
qualsiasi punto del pianeta, senza muovere un passo. Teleapprenderemo,
tele-lavoreremo, tele-ameremo, ci teledivertiremo.
Correremo perciò il rischio di diventare obesi per
mancanza di moto e troppo astratti per mancanza di contatti
materiali con i nostri simili. L’obesità cronica riduce la vita di 10
anni.
Grazie alla chirurgia plastica, l’estetica dei nostri corpi potrà
essere modificata a piacimento.
Grazie alla farmacologia, ciascuno potrà inibire i propri
sentimenti, acuirli, simularli o combinarli.


viaggi
6. Tempo libero.

Nel 2020 ogni ventenne ha davanti a sé più
di 600.000 ore di vita. Per gli addetti a mansioni esecutive, il
lavoro occuperà solo 60.000 ore, cioè un decimo della vita
adulta. 240.000 ore saranno dedicate alla cura del corpo
sonno, care, ecc.) e 300.000 al tempo libero.
Dunque ogni ventenne destinato a lavori esecutivi, disporrà di
un tempo libero cinque volte superiore al tempo di lavoro.
Come occuparlo? come evitare la noia, la violenza, la droga?
Come crescere intellettualmente? Sfocerà in maggiore
violenza o in maggiore pace sociale? e la violenza, sarà
virtuale o reale?
Occorrerà dunque formarci al tempo libero, fin da oggi, più di
quanto usiamo formarci al tempo di lavoro.


le donne
7. Androginia.

Nel 2020 in tutto il mondo le donne vivranno
almeno tre anni più degli uomini. Il 60% degli studenti
universitari, dei laureati e dei possessori di master saranno
donne. Molte donne sposeranno un uomo più giovane di loro.
Molte avranno un figlio senza avere un marito, mentre agli
uomini non sarà ancora possibile avere un figlio senza avere
una moglie.
Per tutto questo, le donne saranno al centro del sistema
sociale e ne gestiranno il potere con la durezza che deriva dai
torti subìti nei diecimila anni precedenti.
I valori fin qui coltivati prevalentemente dalle donne (estetica,
soggettività, emotività, flessibilità) avranno colonizzato anche
gli uomini. Entrambi condivideranno le attività di produzione e
di cura. Negli stili di vita prevarrà l’androginìa.

la saggezza antica

8. Etica.

Nel 2020 il mondo sarà più ricco ma resterà ineguale.
Oggi una mucca da latte in Europa riceve un sussidio di 913
dollari mentre un abitante dell’Africa sub-sahariana riceve 8
dollari.
Nonostante il fenomeno del

mainstream, la visibilità delle
disuguaglianze alimenterà movimenti e conflitti.
D’altra parte il 70% dei lavoratori lavorerà nel settore terziario.
Nella società dei servizi, l'affidabilità delle prestazioni e la loro
qualità costituiranno il primo vantaggio competitivo; l'etica dei
professionisti costituirà il loro requisito più apprezzato.
Come la società industriale è stata più onesta e trasparente di
quella rurale, così la società postindustriale sarà più onesta e
trasparente di quella industriale. Dunque, se vorremo avere
successo, ci toccherà essere galantuomini.


Ti guardo!
9. Estetica.

Nel 2020 i credenti si appelleranno soprattutto alla
fede, i laici soprattutto all’estetica che, più di ogni altra
disciplina, si incarica dell’umana felicità.
Le tecnologie saranno più precise di quanto occorra a coloro
che le useranno: già oggi gli orologi da polso spostano solo un
milionesimo di secondo all’anno e sono 200 volte più precisi di
quanto occorra ai normali utenti. Ne consegue che la qualità
formale degli oggetti interesserà più della loro

scontata
perfezione tecnica.
Perciò l’estetica diventerà uno dei principali fattori competitivi e
chi si dedicherà ad attività estetiche sarà più gratificato di chi si
dedicherà ad attività pratiche.

Le radici

10. Cultura.

Nel 2020 l’omologazione globale prevarrà
sull’identità locale. Si terrà sempre meno conto degli Stati nazione
e sempre più conto della biosfera. Tuttavia, ognuno
tenderà a diversificarsi dagli altri per quanto riguarda i desideri,
i gusti, i comportamenti individuali.
Il Washington consensus (mercato + pluralismo + libertà) sarà
insidiato dal
Beijing consensus (“socialismo di mercato” +
partito unico + autoritarismo).
L’Africa sarà il continente con il maggior numero di monoteisti
(640 milioni di cristiani e 700 milioni di islamici).
L’istruzione sarà intesa come formazione permanente e
occuperà almeno 100.000 ore della vita. La maggiore
produzione e trasmissione del sapere avverrà secondo il
criterio di “molti per molti” (Wikipedia, Etsy, Facebook, sistema
Abreu, ecc.).

© Domenico De Masi

E io come me la caverò nel 2020?

Bene! Riflettendo su queste previsioni mi sono chiesto, come mi posso collocare in questo scenario e mi sono fatto un piccolo esame psico fisico. Nel 2020 se ci arrivassi, compirei 73 anni ! Per ora va bene, e salvo imprevisti potrei morire ancora vivo e sano dopo il 2030.
Come stiamo, carissimi fisico e psichico mi sono chiesto:
Tenendo conto che mio cuore ha superato ormai i due miliardi di battiti e dopo aver revisionato l'impianto idraulico (due stent inseriti nel 2001 per riaprire le coronarie intasate dal colesterolo),  dagli esami clinici, pressione etc. tutto sembra ancora in ottima forma.
Sono ormai anni (dal 1972) che all'inizio della primavera mi scoppia l'allergia! Secondo i medici sono allergico in forma più o meno forte a circa 90 dei 120 gruppi di sostanze per cui ho fatto il test. Cinque anni di vaccino specifico mi hanno ridotto la sensibilità a queste sostanze (graminacee in testa) e ora la manifestazione dei sintomi si è ridotta a una lieve asma notturna che contrasto con inalazioni di Ventolin e molto più raramente con del cortisone.
Come non bastasse, la nutrizionista mi ha trovato intolleranza alimentare a un sacco di cose buone: frumento, olio d'oliva, latte vaccino e derivati etc.... e un bel sovrappeso che sto curando....mangiando il meno possibile e passeggiando il più possibile. Ma perchè tutte le cose che mi piacciono mi fanno male?
La relativa tranquillità della vita da pensionato è insidiata da un certo stress per tutta una serie di attività inderogabili che mi impegnano un sacco di tempo. Sono le stesse che facevo quando ancora lavoravo e che comprimevo nel tempo libero, ma ora si sono dilatate fino ad occupare tutte le giornate e si sono distribuite nella settimana e nel mese. Allucinante!
A primavera dovrei vivere al mare oppure in alta montagna per stare un po' meglio e per questo scappo a sciare e quando posso mi concedo qualche viaggio alla scoperta delle bellezze del mondo.
Conservo le vere amicizie ora che ho più tempo per coltivarle, non ho perso contatto con i mei interessi professionali mentre internet, facebook ed il blog sono spazi che frequento giornalmente. Sto cercando di trovare un modo per inserirmi nel volontariato per mettere al servizio della comunità i miei talenti. Vedremo, ora che anche il mio secondogenito ha concluso l'università e sta cercando la sua strada nella vita, se con lo zaino vuoto, come dice Clooney nel film 'tra le nuvole' si può vivere un'altra vita.
Sono curiosissimo di vedere come in effetti sarà il futuro ed è un vero peccato diventare vecchi.

martedì 1 marzo 2011

Madonna di Campiglio e la Tre-Tre

Antefatto:
Martedì  22 a pranzo alla Sosta di Cisano  rimpatriata dei reduci della Giordania: Silvano, Renata, Achille e Silvia ai quali si sono aggiunti Armando e Annamaria che avrebbero dovuto venire anch'essi al tour ma che all'ultimo momento avevano dovuto rinunciare. Mancavano invece Pino e Isella rimasti a Milano.
Il pomeriggio poi è passato ad ammirare la collezione d'arte di Armando tra un bicchiere di vino e una fetta di torta.
Allora, andiamo a sciare?
Con Silvano torno sul progetto comune di passare qualche giorno a Davos con gli sci ai piedi ma il meteo della  Svizzera prevede tempo brutto per le prossime due settimane. Poi Silvano butta lì l'idea geniale: perchè non vediamo a Italia che tempo fa? Guarda caso il meteo Italia prevede per il Trentino da giovedì fino a sabato sera tempo buono.! E allora perchè non andiamo a Madonna di Campiglio?
 Silvano ha nostalgia degli anni in cui vi prendeva casa e portava Stefania e Gianluca piccolini sulle piste ed io ho dei bei ricordi delle gite del CAI in pulman negli anni sessanta e di una bella settimana bianca a Folgarida.
Mercoledì prenoto l'albergo, Carlo Magno resort via internet e preparo il borsone, gli sci e gli scarponi.
Giovedì alle 7,00 Silvano si presenta davanti a casa e mi trova prontissimo a partire. Autostrada fino a Brescia Est e poi superstrada lungo la val Sabbia, il lago d'Idro e finalmente passando dal lungo tunnel che evita il centro di Madonna di campiglio arriviamo al parcheggio del Grostè.
Infiliamo gli scarponi e acquistiamo due giornalieri dal distributore automatico. Miiii 44 euro! (meno 5 di cauzione per il badge). Saliamo sulla funivia del Grostè e alle 11,00 iniziamo a sciare. Ci fermiamo per un panino dopo un'ora e mezzo e poi proseguiamo nel pomeriggio sulle piste dello Spinale. Tempo bellissimo freddo (-7) e neve stupenda.
Hotel Carlo Magno resort
 Alle 16,30 chiudono gli impianti e noi andiamo in Hotel, molto bello con la camera luminosissima e tranquilla. Costume da bagno e scendiamo in piscina con vetrata e vista sulla neve , jacuzzi di gruppo e sauna rilassante. Ottima cena, un bicchiere di rhum e tutti a letto.
Venerdì sole splendente e un poco di vento sulle cime. Alle 9,30 siamo sugli sci dopo 85 euro di skirama per 2 giorni e andiamo verso Marilleva passando dalla Pradalago. Poi risaliamo dall'Orso Bruno e giriamo verso Folgarida dove troviamo una bellissima pista nera! Panino veloce e continuiamo nel pomeriggio visto che gambe e fiato ci sorreggono. Alle 16,30 torniamo in albergo, poi usciamo e prendiamo lo ski bus (gratuito) e facciamo quattro passi nel centro di Madonna di Campiglio chiuso al traffico. Freddo intenso e tanta gente a passeggio. 
Il centro
Rientriamo in hotel a piedi camminando per 2 kilometri e ci ristoriamo con la sauna e la piscina. Dopo cena veniamo invitati a vedere le stelle. Il figlio della proprietaria è un giovane ricercatore astrofisico che ci porta sul tetto dell'hotel dove a sorpresa troviamo un telescopio esterno e una cupola rotante con  un telescopio più grande collegato ad un computer. All'aperto ci indica  a occhio nudo le costellazioni di Orione e del Toro, le Pleiadi, la stella polare e l'Orsa Maggiore. Nella cintura di Orione ci mostra al telescopio il luogo dove nascono le stelle della nostra galassia e il residuo della famosa Supernova del 1054. Ci racconta che la supernova è stata descritta dai Cinesi, dagli Indiani ma non dagli Europei, a causa della proibizione della Chiesa. (Nella concezione medioevale i cieli erano immutabili e perfetti e non potevano esistere perturbazioni di alcun genere, tanto meno una nova stella)
Poi entriamo nell'osservatorio dove con il computer ci mostra la fotografia della galassia M1 la più vicina alla terra. Molto interessante. Un bel bicchiere di Rhum e tutti a letto.

Passo Grostè, Cima Brenta e Cima Tosa
Sabato alle 9,00 siamo sugli sci e dalla Pradalago andiamo verso la Cinque Laghi e la famosissima 3tre passando per il canalone Miramonti dove si svolge lo slalom della coppa del mondo.
Giornata soleggiata che ci permette di scorrazzare dappertutto. Dopo un pranzetto al rifugio sotto il Grostè a base di lasagne e crauti, riprendiamo a sciare fino alle 16,30. Torniamo racchettando da Campo Carlo Magno dove siamo finiti per errore al parcheggio e in macchina fino all'Hotel.
Sauna, piscina, relax, cena, rhum e a letto!

Alle 4 sono svegliato dal russare di Silvano, mi affaccio alla finestra e.....  dal cielo una nevicata intensa che imbianca strada e macchine parcheggiate. La mattina dopo colazione, saldiamo l'hotel e partiamo per casa incontrando neve fino a Brescia. All'una pranziamo a Curno dal Tone e poi ci salutiamo. Che emozione, dopo più di vent'anni rivedere Madonna di Campiglio per tre giorni di sci.
Bello!