domenica 9 marzo 2008

La natura del tempo.

Passato, presente e futuro, ovvero la natura del tempo, il suo rapporto con lo spazio, con il mondo reale di cui facciamo parte. Ora finalmente posso dedicare il mio tempo ad esplorare questa dimensione della vita con la speranza di poter scambiare idee e conoscenze con altre persone interessate.

La mia prima riflessione parte dal fatto che sempre più spesso il passato mi sfugge e che riesco a ricordare fatti solamente quando rivedo fotografie e filmati personali o pubblici (immagini televisive o film) oppure quando osservo luoghi, cose, persone che mi emozionano e riportano alla mente fatti e storie della mia vita.
In effetti ho sempre più spesso sensazioni di già visto o già vissuto, mentre al contrario, quando qualcuno mi ricorda episodi vissuti insieme di cui mi si dice essere a volte l'epico protagonista mi ritrovo a frugare la memoria senza esito.
Ogni volta mi piacerebbe sapere se il mio passato esista veramente da qualche parte e sia anche in qualche modo rivisitabile come un film qualsiasi o invece non sia solo un' invenzione scritta nella mia mente senza alcun riferimento al reale. (Matrix?). Mi viene a questo punto, il parallelo con le storie che si intrecciano nel film 'C'eravamo tanto amati' dove una vita (Gassman) è segnata dal senso di colpa verso una persona (Stefania Sandrelli) per un episodio che a distanza di tempo l'interessata non ricorda nemmeno più.
Tutta questa babele di pensieri e sensazioni esplode quando si ha finalmente il tempo di meditare alla ricerca delle proprie dimensioni nella realtà di cui siamo partecipi. Ovviamente tutto questo è materia propria di filosofia, scienza e religione, ma sono tutti bravi ad argomentare sull'acqua calda senza dire nulla di significativo sull'essenza della questione.
Non mi interessano nè i paradossi dei viaggi nel tempo, nè gli universi paralleli, nè altre amenità del genere, vorrei invece condividere le idee guida maturate nell'esperienza di ciascuno esposte in racconti di ricordi reali o immaginari.