martedì 18 agosto 2009

Santiago arriviamo! e una novità sull'infinito

Non mi sembra vero! Tra tre giorni io, Fermo e Daniele saremo sul cammino per Compostela
con i nostri zaini ed i nostri dubbi di tenuta atletica. E' bastato lanciare l'idea, far ridere i soliti scettici (le mogli in primis) per iniziare l'avventura: volo low cost fino a Valladolid, auto per trasferirci a Sarrìa (320 Km), prenotazione albergo per la prima notte...e per l'ultima prima del ritorno, consultazione intensiva di tutti i siti internet sull'argomento, ritiro della credenziale del pellegrino , piccola serie di allenamenti (domani il più completo: 5/6 ore di marcia .... affardellati .... lungo l'Adda da Concesa a Calolzio e ritorno per raggiungere l'autonomia dei fatidici 20/24 Km di cammino giornaliero..... !

Oggi ho camminato in compagnia del mio cane per circa 3 ore e ....me la sono cavata meglio del previsto. Ovviamente alla fine ero da sbattere via ma più per il caldo che per la stanchezza ed anche il cane era sul distrutto nonostante varie soste rinfrescanti nel fiume. Mi sono molto rinfrancato: nessun problema ai piedi nè stanchezza muscolare ed un buon passo. Ho fatto quattro chiacchiere con vari pescatori ed una coppia di ciclisti e mi sono molto divertito a seguire il cane che si sedeva in acqua appena poteva circondato da nugoli di avannotti.

Un grande augurio mi è stato fatto da due libellule fantastiche che si sono posate sulla manica della mia camicia e..... ci hanno fatto l'amore formando una specie di cuore! Avrei voluto estrarre dallo zaino la macchina fotografica per fissare questo momento magico ma avrei rotto l'incantesimo. Poi, la femmina che era davanti agganciata dal maschio ha iniziato a battere le ali soddisfatta e sono volate via coloratissime: una blu e l'altra rossa!


Sono quelle piccole cose che quando succedono ti illuminano di un soffio di infinito!

A proposito: ho scoperto che non esiste un infinito, ma una infinità di infiniti diversi tra loro!

Ad esempio l'infinito dei numeri primi è contenuto nell'infinito dei numeri.

Stop!!!! Non vado oltre perchè la scoperta è recentissima e sono piuttosto confuso sull'argomento.

sabato 8 agosto 2009

Un'ora sola ti vorrei.....


Oggi ho visto questo film di Alina Marazzi e ne sono rimasto molto colpito..... Il film è un montaggio dei filmati amatoriali della famiglia Hoepli e consente all'autrice di entrare in contatto diretto con il suo passato ed in particolare con la mamma che ha perso tragicamente da piccola. Con la lettura dei diari e la visione delle immagini ricrea o meglio crea una memoria intima della vita della mamma e rimette a fuoco anche emotivamente il proprio vissuto insieme a lei. Tutto il tempo vissuto e confusamente presente nella memoria, viene ricreato dalle immagini e dalle parole scritte nei diari e collocato in modo nitido in una nuova memoria. E' evidente che dai filmati e dalle fotografie prevalga la parte 'sorridente' dei soggetti colti in momenti di svago ma la lettura dei diari e la descrizione della depressione evidenziata dai referti medici e dalle fatture delle case di cura, svela il dramma della mamma e del suo male di vivere che la porta a togliersi la vita a 33 anni. Questo incontro con le ragioni della mamma, fa riconoscere alla bimba 'abbandonata' da piccola, l'amore che avidamente ritrova nei gesti filmati e può comprendere finalmente la tragedia e la malattia che ha devastato il suo passato. La lucidità dei diari della mamma fa da contrasto con i referti psichiatrici e si può intuire che sia il senso di inadeguatezza alimentato da un rapporto difficile con il padre inconsapevolmente sordo alla realtà della malattia a creare l'incomunicabilità che si trasforma in depressione.

Ma questo metodo per generare artificialmente una nuova memoria e così ristabilire il profondo e consolatorio rapporto tra madre e figlia, riplasmando il passato è poi così diverso da quello naturale di selezione dei ricordi e di autogiustificazione delle proprie azioni?

Ma il passato è quello che ricordiamo oppure esiste oltre la nostra memoria?