martedì 25 maggio 2010

Gli Alpini e l'Inter

Sono tornati a Bergamo gli Alpini, e per la prima volta dalla mia prima adunata  (Cuneo 1971)  non ho partecipato alla sfilata. Tanta voglia ma mi hanno bloccato: la prostata di Giovanni, la volatilità di Marco, l'indisposizione di Abramo, l'assenza del Bepi, l'irreperibilità di Alceste, i miei compagni di tutte le altre adunate in giro per l'Italia. Inoltre, in questo anno di trionfo dell'Inter mi è mancato l'annuale appuntamento con l'avvocato Prisco "andato avanti". Era stata una conoscenza casuale  una stretta di mano, una battuta sull'Inter passionaccia in comune, ed un saluto al cappello! Grande alpino e grande interista: ci siamo incrociati poi ad ogni adunata e non mancava mai un sorriso ed un saluto.
(eccolo nell'aldilà adirato per non essere presente alla tripletta dell'amata Inter)

sabato 1 maggio 2010

Casta est quam nemo rogavit


Non so a voi, ma a me fin da bambino, un sacco di cose naturali e piacevoli sono state  represse come sconvenienti o cattive. All'inizio in modo blando e quasi complice dai genitori, ma poi crescendo dai vari educatori con severità e minacce di inferni eterni, di malattie veneree, di cecità ecc. ecc...   a cui tutta la mia generazione ha reagito con il movimento di  liberazione sessuale avviata negli anni sessanta. Purtroppo ora vedo segnali di ritorno ad una società confusamente repressiva. La fotografia del gesto innocente e curioso del bimbo oggi configura un reato di molestie con svariati anni di gattabuia. Le donne esaltano la propria bellezza e le proprie forme ma se un uomo indugia ad ammirare un decoltè o delle belle gambe rischia una denuncia. Ormai tutto diventa materia per i giudici con risultati aberranti in nome di principi e leggi invasive del privato. Summa lex, summa iniuria dicevano i Romani (quelli con la R maiuscola) che di diritto se ne intendevano. Sono infatti convinto che , salvo pochi casi patologici o di motivazioni religiose la frase latina "casta est quam nemo rogavit" (E' casta perchè nessuno l'ha voluta) è applicabile all'universo mondo; finiamola quindi di reinventare tabù e peccati ritornando al perbenismo ipocrita d'altri tempi e di affidare alla legge quello che deve essere risolto con il bon ton tra uomini e donne.