giovedì 3 settembre 2009

prologo: allenamento sull'Adda




L'allenamento: partiamo dal santuario della Concesa di Trezzo d'Adda alle 8,30 del mattino, variamente affardellati: Fermo con lo zaino della Giovanna, Daniele con il nuovo Quechua ipertecnologico come il mio nuovissimo Vaude da 40+10 litri e camminiamo con l'obiettivo del ponte di Paderno chiacchierando in allegria e al fresco. La strada del fiume è molto varia e proseguiamo come acrobati su un muretto tra il canale ed il fiume quando la strada si interrompe per lavori di messa in sicurezza da caduta massi.
Arrivati finalmente in vista del maestoso ponte di Paderno all'una e respinta ai voti la proposta di sosta con pranzo al Toscano, ci rinfreschiamo i piedi nel fiume e poi riprendiamo il ritorno. La temperatura è oltre i 35 gradi e cominciamo a soffrire. Arriviamo alle 4 alla centrale di Trezzo dove ci rifocilliamo con gelato e birra. Durante il cammino incontriamo pescatori, ciclisti, pensionati e cassintegrati con i quali scambiamo quattro chiacchiere vicino alla fonte a metà cammino.
La prova è superata, abbiamo camminato per 6-7 ore facendo circa 24 Km, ma io scopro tre bolle sotto le dita dei piedi, che devo bucare, disinfettare e coprire con i cerotti appositi: i compeed che sono una seconda pelle. Non avevo asciugato bene i piedi dopo il bagno.
Ho deciso di prendere uno zaino più piccolo e dei sandali da trekking aperti. E sbaglio a scegliere le scarpe: invece degli scarponcini da montagna che sono necessari soprattutto in discesa per non martirizzare le dita dei piedi, le sperimentate scarpettine da corsa che pur essendo leggerissime saranno la causa dei futuri mali ai piedi nelle discese ripide. Inoltre confermiamo l'importanza di avere sempre una scorta d'acqua magari arricchita con i sali di cui Fermo è un distributore generoso, e una pomata come la Calendula contro le irritazioni e escoriazioni varie.
Daniele è in forma e Fermo anche. Siamo pronti a partire! Decidiamo di portarci una valigia in comune che lasceremo sull'auto per alleggerire un po' gli zaini. La valigia ci costerà 100 euro di trasporto: 40 per averla richiesta dopo la conferma del biglietto e 60 per extra-peso di 4 kg al momento dell'imbarco. Che cosa ha messo Margherita di così pesante nella valigia per il suo Fermo? Al ritorno metteremo tutto il possibile negli zaini caricati come bagaglio a mano e anche così la valigia pesa 14,5 Kg vicinissima al limite della Ryan Air.