giovedì 3 settembre 2009

Da Arzuà a Lavacolla - martedì 25 agosto

Riprendiamo l'auto caricando la valigia che si va riempiendo di biancheria sporca e torniamo ad Arzuà, parcheggiamo in centro, prendiamo gli zaini e riprendiamo il cammino. C'è un forte nebbione e quando si entra nel bosco l'umidità che si condensa sulle foglie mosse dal vento, genera una vera pioggia sui pellegrini.
Intanto si respira il profumo degli eucalipti che compongono queste foreste. Durante la traversata del bosco, incontriamo Jaime ed Enrique di Madrid, il primo seminarista del movimento mariano di Schoenstatt, ha 35 anni ed una laurea in ingegneria, il secondo lo accompagna nel camino. Parliamo un poco della sua vocazione e del movimento di cui è parte e nel quale diverrà sacerdote tra un paio di anni e della sua concezione del cristianesimo.
Poi loro si fermano e noi proseguiamo. Quando ci fermiamo per rifocillarci dividiamo il cioccolato con una ragazza di Ferrara partita da Leon (11 giorni fa) ed una bella francese di colore partita 29 giorni prima da Saint Jean de Port. Ci complimentiamo! La tappa è lunga e facile, per cui quando arriviamo a o Pino dove avevamo in programma di fermarci, decidiamo di proseguire per avvicinarci il più possibile a Santiago che dista solo 18 Km. Abbiamo fame e dopo la settima ora di cammino chiediamo ad una signora in un cortile dove possiamo trovare un ristorante. Medio kilometro a la derecha sulla carretera. Infatti usciamo dal cammino e proseguiamo sulla strada fino al ristorante 'Che' dove mangiamo bene. Fermo, vorrebbe prendere le camere qui, ma a me e Daniele non piace molto per cui lo convinciamo e continuiamo il cammino. Oibò in cima alla salita siamo all'aeroporto di Santiago! Io mi fermo attendo il bus per tornare ad Arzuà e riprendere l'auto mentre i miei due compagni continuano per un'ora fino al paese di Lavacolla. Li raccolgo a ritorno e ci facciamo dare tre habitaciones nell'hotel 'Camino Giacobeo' a 56 euro a notte e minibar gratis!. Praticamente oggi abbiamo percorso circa 30 Km in 8 ore.I miei due compagni si abbattono in camera e mi danno appuntamento per l'indomani. Io faccio un giro in auto fino a Santiago e vedo le guglie della cattedrale in lontananza, ma non entro in città e torno all'hotel, poi vado a cena da solo al ristorante: purtroppo prendo delle costolette di agnello: chuletas de cordero piene di aglio che non digerisco e mi fanno passare una notte infernale!Comunque saccheggio il minibar !
Al mattino sveglia alle 6,30, colazione abbondante, il cielo è scuro e minaccia pioggia.