giovedì 3 settembre 2009

Da Palas de Rey ad Arzuà lunedì 24 agosto









Lasciata l'auto sulla statale in pochi minuti
raggiungiamo il paese di Boroxeira dove riprendiamo il camino. Fino a Melide è tutto pianeggiante e si passa davanti alla zona industriale. In città ci riforniamo di cioccolato e wafers e poi riprendiamo di buona lena ed siamo felici e speranzosi quando vediamo che mancano solo 8 Km ad Arzuà.

Ci fermiamo in un'area di sosta, ci rifocilliamo e.... comincia il calvario: 3 valli da valicare con dislivelli notevoli, l'ultima è la più canaglia, dopo mezz'ora di salita, siamo in ci..ma , quasi, dopo la curva cieca un ulteriore strappetto micidiale. In salita faccio fatica ma vado, ma le discese sono una sofferenza. Perchè non ho portato uno skate o gli scarponcini da montagna?


Quando entriamo in Arzuà dopo 7 ore di marcia, inizia a piovere forte e ci mettiamo il key-way. Fermo ha una mantellina larga come un appartamento e sembra proprio cappuccettone rosso. Lo mettiamo in guardia dal lupo cattivo che incontrerà nel bosco! Dopo un poco chiediamo a varie persone che infine ci indirizzano alla vicina chiesa per il 'sello' che apponiamo da soli alla nostra credenziale e poi subito troviamo un buon ristorante in centro, il Venus, dove ci rifugiamo e pranziamo veramente bene! Poi verso le cinque chiamiamo un taxi che ci riaccompagna al punto in cui la mattina abbiamo lasciato la macchina e ritorniamo alla cabana a Palas de Rey.

Doccia, relax e la sera ritorniamo al Venus per la paella che Daniele aveva adocchiato a pranzo, ma è un piatto precotto ed è una delusione.

Bene, la giornata è finita e si sta rasserenando, dormiamo come papi. (Sua Santità, non Berlusconi)


Sveglia alle 6,30, colazione alle 7,20 con brioche gigante, pane durissimo, burro e marmellata, caffè con leche.