martedì 8 dicembre 2009

La Esselunga ed il Santo Graal


Benvenuti nel super-iper-mega-mercato! Ogni tanto mi tocca fare il carrellista al seguito del mio amore che scorazza tra offerte speciali, banchi di surgelati, erbe liofilizzate, piatti pronti solo da infornare. Il bigliettino microscopico della lista della spesa scritto piccolo piccolo partorisce inspiegabilmente un enorme carrello pieno che si tramuta poi in quattro o cinque borse di plastica che riempiono auto e baule. Di solito poi il tutto sparisce di nuovo misteriosamente in casa tra frigorifero, congelatore, madia, ripostigli e cantine lasciando come unico segno un vuoto nel portafoglio ed un lunghissimo scontrino così inutilmente dettagliato e preciso che lo si butta via subito. Oggi è l'Immacolata , dovrebbe essere un giorno di festa per tutti, invece le cassiere sono al lavoro come sempre, e perciò vorrei fare l'obiettore della spesa per convincere i signori della Grande Distribuzione che queste aperture nei giorni di festa non rendono economicamente e che quindi smettano di proporle. Una volta, per lavorare alla domenica, giorno del Signore e non dell'uomo, ci voleva giustamente il permesso del Parroco.
Ma visto lo scarso traffico e le poche auto nel parcheggio della Esselunga decidiamo di anticipare la grossa spesa di domani. Così mi consolo e giustifico pensando che in ogni caso il personale avrà certamente retribuzione straordinaria per lavoro festivo-serale e che noi, non dovendo fare code con l'auto e con il carrello produrremo meno CO2 limitando il riscaldamento globale e l'entropia dell'universo.



Che modo prosaico di finire un pomeriggio magico!
Partenza di buon passo da città bassa per Borgo Pignolo e San Michele al Pozzo Bianco fino a Colle Aperto. Grande e piacevole sorpresa sulle mura per la fine del cantiere alla Cannoniera di San Giovanni. Stupendo tramonto sulla pianura con vista a occidente fino a Milano ed a sud con tutti gli Appennini a perdita d'occhio.
Passaggio da Porta San Giacomo e discesa decisa per la scaletta dell'amore fino alla stazione inferiore della funicolare in un'atmosfera tersa e pulita. Pochissime auto in movimento e nei parcheggi ma molta gente che passeggia allegramente con bimbi e zie.
Poi il richiamo del traffico, della folla e della confusione e zac..... del consumismo. In altri tempi la meta con i famigliari, zii, cugini e amici era un Santuario: Caravaggio, la Madonna dei Campi, lo Zuccarello per chiedere una grazia o pregare riconoscenti per un voto esaudito. Allora i ritmi permettevano all'anima di guidare il corpo mentre ora la vita è talmente frenetica e veloce che l'anima viene persa per strada, dimenticata.
Solo quando si riprende il passo lento e ci si misura con la fatica del vivere e del morire si ritrova il tempo e riappare l'anima che è dentro di noi.
A quel punto possedere e consumare non è più così importante, mentre diviene essenziale il viaggio alla ricerca del Graal, simbolo della verità e dell'eterno.
...... Che il Graal sia ora nascosto tra i banchi della Esselunga?