Fausto Marcello Miriam |
Miriam è la mia impareggiabile sorellina che fin da piccola con naturalezza ha manipolato tutti, usando l'intelligenza ed il cuore femminile per cogliere l'essenza delle situazioni e volgerle a proprio favore. Non ricordo di aver mai avuto scontri con lei, Miriam è abilissima ad evitarli con un metodo semplice, come diceva mamma: lei ti dice sempre di sì, tanto poi fa quello che vuole. Ovviamente era bravissima a farsi adorare dal papà, che si faceva abbracciare da lei prima di andare a letto mentre a noi maschietti era concesso solo il bacino della buona notte.
Comunque Miriam è anche capace con un lampo nei suoi occhi azzurri di incenerire senza replica l'incauto che in qualche modo la contrariasse. Per fortuna normalmente preferisce aggirare l'ostacolo e arrivare al suo scopo seguendo le misteriose vie della sua logica femminile. Da fratello maggiore, ho subito realizzato che non aveva bisogno della mia protezione, se mai l'inverso, è così abbiamo un legame molto forte e affettuoso.
Marcello, anzi Marcellino, invece fin da piccolo ha sempre rimarcato la sua indipendenza ed i suoi spazi. Non è mai stato ricattabile come gli altri bambini, non appena capiva che qualcuno cercava di forzarlo sia con promesse (se fai il bravo ti compro il gelato) o con le minacce (se non fai come voglio ti tolgo la bicicletta), immediatamente l'oggetto anche il più desiderato non contava più niente per lui. Inoltre fino ai tre anni fu impossibile punirlo, anche solo una sgridata più forte causava uno spavento a tutti, perchè invece di piangere, teneva il fiato e non respirava anche per più di due minuti di seguito diventando cianotico costringendo la mamma a evitare ogni cosa che lo contrariasse.
Essendo il più grande ero anche il più prepotente, ma anche il più esposto ai rimproveri dei genitori che erano sempre più severi con me e più comprensivi per i più piccoli. In effetti apparteniamo generazioni diverse ma abbiamo passato la nostra giovinezza insieme nel grande cortile dove abitavamo con tanti altri ragazzi. Facevamo parte della famiglia allargata con zii e cugini e poi
Maria (Caia) e Miriam |
Bigio e Paola |
Con mio fratello il rapporto è sempre stato competitivo, anche per la differenza di età, con alti e bassi, ma con un forte condivisione di valori e di affetti famigliari che ci ha sempre legato. Nei momenti che contano siamo sempre stati vicini, anche se non abbiamo potuto condividere il quotidiano come da ragazzi, per via delle carriere diverse ed impegnative che abbiamo scelto. Ci siamo fatti tutti le nostre famiglie e finchè c'è stata mamma abbiamo avuto un centro di gravità che ha tenuto intorno a lei tutti i nipoti tramandando le tradizioni e le memorie di famiglia. Ora aspettiamo la prossima generazione perchè saremo noi i nonni che dovranno farlo!