giovedì 9 giugno 2011

Alla ricerca dei sentieri della via Francigena in Garfagnana

La vita è proprio strana! Da più di un anno avevo in programma di ritornare a fine maggio sul cammino di Santiago per percorrere il primo tratto da Saint Jean Pied de Port passando da Roncisvalle fino a Pamplona e oltre. Una settimana di cammino da riprendere poi a fine agosto con l'obiettivo prima o poi di arrivare a percorrerlo tutto. Finora negli anni scorsi abbiamo fatto solo l'ultimo tratto dei cammini francese e portoghese.
Invece Fermo, come dice il nome, ha voluto fermamente provare il tratto detto via del Volto Santo sulla via Francigena che  da Aulla  arriva a Lucca attraverso  la Garfagnana.
Cascate delle Marmore
Pieve San Lorenzo
Per cui ha organizzato prima un giro (540km) alla cascata delle Marmore (bellissima) poi la cena a Calvi con gli amici umbri e la notte in agriturismo.   Il giorno successivo una giornata a Pietrasanta (340 km) con pranzo di mare,  pomeriggio sulla spiaggia, visita della bella città e serata con pizza ospiti di  Fiorenzo il simpaticissimo cognato e ciclista pazzo.
Finalmente il lunedì l'arrivo a Pieve San Lorenzo alle 11 e il primo giorno di cammino con salita al santuario della Madonna della Guardia del monte Argegna. Purtroppo nessuno ci ha saputo indicare il sentiero e non abbiamo trovato nessun segnale della via francigena. Per cui abbiamo camminato sulla provinciale, per fortuna senza traffico, salendo in 8 chilometri dai 350 metri di Pieve fino agli oltre 1000 del Santuario. All'una affamati, abbiamo per fortuna incontrato il gentilissimo proprietario dell'Albergo Lo Scoiattolo, che ha aperto per noi il ristorante e ci ha lasciato alle cure della bravissima figlia che ci ha rifocillato con ottimi salumi e formaggi.
Di buon passo  siamo saliti in mezz'ora di cammino fino al Santuario dove abbiamo trovato un sacerdote ed un suo amico intenti alla recita del rosario.
Neppure loro hanno saputo indicarci i sentieri per scendere a Giuncugnano, per cui abbiamo preferito fare la strada a ritroso fino a Pieve dove abbiamo ripreso l'auto.
Da lì  siamo poi arrivati a Ponteccio, frazione di Giuncugnano e abbiamo trovato alloggio alla locanda Il Castagno. Cena a base di zuppa di farro, e qualche indicazione e cartine dai gentili proprietari. La signora oltre che una  brava cuoca è anche cavaliere della Repubblica.
Le Verrucole
Sella di Campaiana 1518 mt










Il giorno dopo in auto a San Romano con visita alla fortezza delle Verrucole e poi proseguimento fino al parco dell'Orecchiella. Lasciata la macchina siamo saliti sul sentiero n. 64 fino a metà e poi ci siamo divisi, io ho continuato la salita nel bosco mentre Fermo e Daniele hanno proseguito sulla strada verso l'orto botanico (sentiero 62). Così io sono arrivato oltre quota 1500 alla sella di Campaiana e poi sono ridisceso verso l'orto botanico passando per un terrificante e pericoloso ghiaione. Rifocillati con un panino, siamo poi tornati sui nostri passi ma a pochi metri dal parcheggio siamo stati investiti da un forte temporale. Per fortuna il bosco ci ha riparati dallo scrosciare della pioggia. Dopo una breve corsa sotto l'acqua abbiamo atteso che spiovesse  nel bar del centro visitatori con un nocino  corroborante e la compagnia di tre signore che Daniele ha definito di bellezza imperiale. Mentre tornava il sole siamo arrivati Castelnuovo di Garfagnana e abbiamo trovato alloggio all'hotel  The Marquee, gestito da un distinto gentleman italo-inglese. Visitata la cittadina e bevuto l'aperitivo nella piazza della rocca, abbiamo cercato un ristorante. Quello indicatoci (l'aquila d'oro) era chiuso, (ma non era il suo giorno di chiusura) per cui siamo andati verso il passo delle Radici e a Pieve Fosciana abbiamo trovato, per caso, il Pozzo che ci ha deliziato con i suoi piatti: tagliolini al tartufo e tagliata di manzo. Il giorno successivo, Daniele ha chiesto la cartina  al centro informazioni del parco Nazionale Tosco-emiliano e la gentilissima Antonella ci ha confermato che i sentieri della via del Volto Santo tracciati negli anni precedenti non erano stati manutenuti per cui era impossibile percorrerli se non per brevi tratti isolati.
Duomo di San Cristoforo a Barga
Ponte della Maddalena










Scendendo a valle siamo arrivati a Barga, bellissima cittadina con il notevole Duomo di San Cristoforo con una statua alto- medioevale ed un caratteristico borgo storico che abbiamo visitato. Successivamente siamo andati a Loppia alla Pieve romanica di Santa Maria e poi a Ghivizzano dove, grazie ad un gentilissimo signore, abbiamo potuto visitare il castello di Castruccio Castracani e la chiesa collegata. Poi siamo arrivati a Borgo a Mozzano dove abbiamo ammirato il grande ponte della Maddalena o del Diavolo.  Su indicazione di Antonella abbiamo poi pranzato in un ottimo ristorante sulla strada serviti da una simpaticissima signora.
Siamo infine arrivati a Lucca e abbiamo visitato nel duomo la cappella del Volto Santo, un antico crocefisso alto medioevale di cui si tramanda la miracolosa storia.
Dopo la visita siamo ripartiti ed abbiamo trovato ospitalità a Pontremoli, in un agriturismo molto bello sulle colline: il Costa Orsola. Cena molto leggera e con pochi sapori locali e poi tutti a letto nelle nostre ''case rurali''. Il mattino dopo colazione, corsa fino a La Spezia, parcheggio alla stazione e dopo qualche coda, biglietto giornaliero omnicomprensivo per le Cinque terre. Un sacco di gente sul treno e prima fermata a Riomaggiore. Prosecuzione a piedi sulla splendida via dell'amore lungo la scogliera fino a Manarola.
La via dell'amore
Riprendiamo il treno e scendiamo a Monterosso, dove pranziamo in riva al mare alla cantina di Miki in compagnia di due turiste norvegesi e di un gruppo di ragazzi trentini che intonano 'Quel mazzolin di fiori' . Pesce fresco, ben cucinato e saporito servito da una bella e simpatica cameriera. Poi riprendiamo il treno e torniamo a Spezia. Autostrada della Cisa, Parma, Piacenza, Lodi e finalmente arriviamo a Vertemate.
La Garfagnana è bellissima, piena di arte e con una natura stupenda, ma è poco organizzata, i sentieri della francigena non esistono e le strutture turistiche sono molto limitate. In compenso i prezzi sono convenienti e la gente è accogliente e premurosa. E' stata una bella scoperta!