domenica 20 febbraio 2011

RES GESTAE - Salita sul Misma


Il monte Misma visto dalla pianura
Gita al Misma (altitudine m. 1161 sul livello del mare)
Sabato 5 febbraio appuntamento  alle 9 davanti alla casa di Gianni Legrenzi.In auto velocemente usciamo da Bergamo imboccando la strada della Valle Seriana  fino a Pradalunga e saliamo fino al Santuario della Forcella  (S. Mariae ad Nives) Anno Domini 1630. La mattina è fredda e limpidissima.
Infiliamo gli zaini e cominciamo a salire per la strada che ci dovrà portare in cima al monte Misma. Alle 10,20 siamo al Rocolù a 769 metri e decidiamo di aggirare la montagna per passare dal Santuario della Madonna del Misma sul versante di Cenate dove arriviamo alle 11,00 seguendo un sentiero a saliscendi che passa dalle cave di pietra cote.
Il Santuario della Madonna del Misma
Tutto chiuso, scopriamo che il ristoro apre solo la domenica. Riprendiamo il cammino e ci accorgiamo che  inizia la salita vera e con notevole fatica saliamo su di un sentiero impervio. Scambiamo due chiacchiere con il proprietario di una casa appoggiata sul passo e proseguendo sbuchiamo infine sul prato che porta alla vetta. E' mezzogiorno passato e siamo zuppi di sudore. Arriviamo rapidamente alla grande croce di ferro sulla cima e per prima cosa ci cambiamo in fretta anche perchè se il sole è caldo tira una certa arietta fresca.
Appendiamo le nostre magliette ad asciugare alla corda della campanella appesa al traliccio della grande croce e ci fotografiamo a vicenda mentre ammiriamo il paesaggio cercando di dare un nome alle cime ed alle valli che ci circondano. Poi ci sediamo e mangiamo: io la mia baguette al prosciutto e  Gianni uova sode con i panini, infine una bella mela ciascuno condividendo le sue due bottigliette di buon vino.(Io ho dimenticato i miei beveraggi).


Gianni sulla cima del Misma sullo sfondo il pazzo che fa Jogging
  Rinfrancati, assistiamo alla performance di un pazzo che corre su e giù dalla cima facendo Jogging.  Infine ristorati e riposati cominciamo a ridiscendere salutando il jogger e i due escursionisti che si sono sdraiati nell'erba vicino a noi a prendere il sole. Saltelliamo sul sentiero in forte discesa e dopo 20 minuti arriviamo al bivio dove, decidiamo di imboccare il sentiero alternativo rispetto a quello della mattina. Al successivo bivio perdiamo il sentiero e finiamo in mezzo alle sterpaglie nel bosco seguendo un segnale rosso dipinto sugli alberi. Ma la discesa diviene ben presto problematica e temiano di finire molto lontano dalla nostra auto mentre la stanchezza comincia a farsi sentire ed il sole scende. Per fortuna incontriamo prima un cagnolino e poi il suo padrone che sta pascolando le sue capre vicino ad un roccolo. Ci spiega che il segnale rosso non è un sentiero, ma indica ai manutentori dell'Enel il percorso dei cavi elettrici cosicchè seguendolo scenderemmo fino alla centrale a valle. Ormai il sentiero è perso ma per fortuna  il nostro buon samaritano ci accompagna dentro il bosco fino a che intravediamo la strada. Sbuchiamo sull'ultimo tornante prima del santuario e quindi dobbiamo risalire altri 700 metri per arrivare al parcheggio. Tutto bene quel che finisce bene!
Prendiamo l'auto e scendiamo in paese e ci fermiamo al piccolo bar di fronte alla chiesa, dove ci facciamo due deliziose birre alla spina e ammiriamo la bella signorina che ce le serve.
Risaliamo in macchina e torniamo a casa felici e contenti.
Mi peso ed ho perso 2 Kg! Magnifico.