Gli haiku sono poesie che non sembrano tali, sono componimenti dell’anima, che raccontano le emozioni delle stagioni, della precarietà dell’uomo e della magia della quotidianità.
- La campana del tempio tace,
ma il suono continua
ad uscire dai fiori. (Matsuo Basho) - Mondo di sofferenza:
eppure i ciliegi
sono in fiore. (Kobayashi Issa) - Le nubi di tanto in tanto
ci danno riposo
mentre guardiamo la luna. (Matsuo Basho) - Il tetto si è bruciato:
ora
posso vedere la luna. (Mizuta Masahide) - Ciliegi in fiore sul far della sera
anche quest’oggi
è diventato ieri. (Kobayashi Issa) - Fredda più della neve
è sui capelli bianchi
in inverno la luna. (Naito Joso) - C’è una meta
per il vento dell’inverno:
il rumore del mare. (Ikenishi Gonsui) - Acquazzone:
guarda fuori sola
una donna. (Takarai Kikaku)
HAIKU di FAUSTO
- Caro figlio ribelle
odio i tuoi folli litigi
la vita sfiorisce
- Tristezza:
il mio bambino dolce
ora è un uomo infelice
- Virginia fiore delicato
di genitori acerbi
spero nel futuro
- Cielo terso e azzurro
alberi ghiacciati
la galaverna risplende
- Il vento soffia
foglie morte volano
i giorni della merla
- I bimbi dietro il vetro
salutano sorridenti
maledetta quarantena
- Il sole riappare tiepido
la natura respira
ma l'inverno non è finito
- la campana della chiesa
suona a mezzogiorno
inno alla gioia
- faticosa salita
fino al rifugio innevato
buon cibo ristora
- A Oriente
civiltà meravigliose :
viaggi nel tempo.