venerdì 12 luglio 2013

Atene e Peloponneso 27-30 settembre 2012


Giovedì 27 ore 7,00 - Giovanni ci preleva da casa e ci accompagna al parcheggio della Chiesa di Curno dove raggiungiamo tutto il nostro bel gruppo : Gianpietro e Rina, Giovanni e Ludmilla, Tino e Lori, Renzo e Albertina, Betty, Maria e Ricky, Riccardo, Elio e Maria. Malgrado il traffico il nostro pulman arriva con buon anticipo a Malpensa dove accumuliamo i bagagli nel grande spazio davanti al check-in della compagnia greca Aegean ancora chiuso. Le signore si sparpagliano per l'aereoporto raccontandosi le novità dell'anno mentre a turno facciamo la guardia al mucchio di valige.Poi all'apertura del check-in siamo i primi della fila. Velocemente passiamo dai controlli di polizia e finalmente andiamo al gate in attesa. In perfetto orario ci imbarchiamo per un volo confortevole che arriva leggermente in anticipo ad Atene dove incontriamola nostra guida: Penelope, una insegnante di carattere forte, competente e con modi inizialmente un po' bruschi. Saliamo su di un lussuoso pullman da crociera e girando intorno al vecchio aereoporto arriviamo al ristorante prenotato dove pranziamo ad un buon buffet. Fa un bel caldo e viene voglia di tuffarsi nella piscina davanti al patio dove alcuni ospiti dell'Hotel prendono il sole. Poi il pullman ci  porta verso il centro di Atene passando attorno al vecchio aereoporto sulla pista del quale sembra abbandonato un vecchio Boeing 737 monumentale.
Penelope e lo stadio Olimpico
Intravediamo il Partenone  e nel traffico ci fermiamo a visitare lo stadio Olimpico. Infine transitiamo per la  via delle ambasciate e facciamo una sosta a piazza Sintagma (della Costituzione) dove ammiriano la guardia presidenziale  gli Evzones che indossano le divise storiche dei soldati di montagna, molto pesanti inadatte alle temperature di oggi ad Atene, infatti sono in un bagno di sudore.


Evzones
Infine arriviamo al nostro Hotel in pieno centro   l'Athenian Callihroe dal nome della antica fonte che sgorgava nel quartiere.
La camera è confortevole e pulita ma il bagno piccolo, quando si
entra è necessario chiudere la porta per potersi muovere all'interno. Ci sistemiamo e poi andiamo a cena:  il lussuoso ristorante è sul roof garden all'ottavo piano con vista sul Partenone illuminato e su tutta la città. Il menu è ottimo e siamo tutti contenti. Dopo cena, su consiglio della guida, usciamo e dopo poche centinaia di metri siamo sotto la collina del Partenone e passeggiamo ai suoi piedi fino al teatro romano passando dal nuovo museo illuminato.

Il Nuovo Museo dell'Acropoli


I frontoni del Partenone

Venerdì 28 ore 8,00, dopo una buona colazione, la guida ci riporta all'entrata del modernissimo museo dell'Acropoli dove in luminosissime sale  ammiriamo in particolare i frontoni del Partenone, una cariatide in restauro proveniente dall'Eretteo  e moltissime statue del periodo classico.
Finita la visita, saliamo sul pulmann e attraversiamo tutta la città, il Pireo e arriviamo a Capo Sounion dove su di un promontorio che spazia su tutta la regione visitiamo un tempio legato a Nettuno ed al mito di Teseo.  Egeo, il padre,  aveva detto a Teseo, prima che partisse, di issare delle vele bianche alla partenza da Creta, se fosse riuscito a sconfiggere il Minotauro. Teseo se ne dimenticò ed Egeo si gettò in mare quando vide delle vele nere avvicinarsi ad Atene, nell'errata convinzione che suo figlio fosse stato ucciso. Di conseguenza, il mare prese il suo nome.
Capo Sounion

Splendida giornata cristallina, senza nubi e  con vento teso. Risaliamo sul pulmann e andiamo a pranzo in un bel ristorante vicino al mare e gustiamo dell' ottimo pesce fresco. Ripartiamo e dopo una breve sosta al canale di Corinto (impressionante) e arriviamo a Tolo, uno splendido paesino in una baia incantata.



Il Canale di Corinto


La baia di Tolo
Belle camere con vista e ottima cena a bordo piscina. Mariella prova l'ouzo, il liquore tipico di anice. Andiamo poi a passeggio lungo la spiaggia e infine ci fermiamo ad un bar con terrazza sul mare. Le signore fanno acquisti in un bel negozietto di monili e noi uomini ci facciamo una bella birra notturna al fresco della brezza marina. Al mattino, fatta colazione di buon'ora andiamo a visitare il Teatro di Epidauro (Epidavrou) una costruzione magnifica in mezzo ad un parco. La guida al centro della scena fa cadere una moneta il cui tintinnio riusciamo a percepire distintamente anche al sommo delle scalinate immense dove migliaia di spettatori si sedevano per godersi le rappresentazioni.

Il teatro di Epidauro
Nauplìa

Successivamente andiamo a Nauplia, un splendida cittadina sul mare, la prima capitale della Grecia dopo la liberazione dai turchi, dominata da un'imponente fortezza costruita dalla Serenissima. Il suo impianto urbanistico e le case del centro storico hanno una marcata impronta Veneziana.  Facciamo un giro sul trenino turistico che ci porta per le belle vie ed i giardini del porto. Ripartiamo ed arriviamo a Micene, dove visitiamo prima una monumentale tomba ipogea con volta a tolo e dopo essere passati dalla porta dei leoni saliamo sull'Acropoli da dove vediamo la pianura ed la spiaggia in lontanaza. Non mi ci vuole molto ad immaginare con emozione lo sbarco di soldati dalle triremi nemiche in lontananza e l'accorrere di tutto il popolo a rifugiarsi nella città fortezza.
Micene la porta dei leoni


Tutto sommato però la capitale dei potenti Atridi era un piccolo fortilizio di pietra abitato da pastori e contadini!. Finita la visita andiamo in un ristorante vicino e pranziamo allegramente. ritorniamo veso il Pireo e arriviamo all'Hotel. La sera andiamo a cena in una taverna tipica con spettacolo di Sirtaki, ballato da giovani ed avveneti ballerini. E' una cosa molto turistica e siamo stipati con un sacco di altra gente in spazi molto ristretti.

L'eretteo

Il mattino dopo, insieme a centinaia di turisti scaliamo l'acropoli e visitiamo il Partenone, l' Eretteo e ci godiamo una splendida vista sulla città.
Scendiamo a piedi sul lato opposto della collina incrociando il luogo dove San Paolo predicò e arriviamo al museo archeologico che visitiamo. Molto emozionante vedere i cocci degli ostrakon con il nome di Temistocle, generale esiliato con voto popolare  dopo la vittoria di Salamina.

La placa

Passiamo poi dal quartiere della Placa, pieno di negozi e ristoranti. Ci fermiamo per pranzo in uno di questi sulla collina e mangiamo sui tavolini disposti all'ombra. Ripartiamo ed arriviamo all'aereoporto, dove non  è più possibile fare il check in  collettivo, e di conseguenza dobbiamo compilare alle apposite macchinette i dati di ogni persona e stampare la carta di imbarco.
Il volo è in orario e tranquillo. Tutto bene !