RUSSIA Finalmente!
La grande madre Russia, visitare i luoghi descritti nella grande letteratura da Tolstoj a Dostoevskij, dove hanno vissuto gli zar e i bolscevici, Nicola II, Lenin, Stalin e ora Putin.
Ovviamente prima di partire riceviamo un bel po' di notizie e raccomandazioni pratiche dalla nostra agenzia di viaggio molto esperta che ci procura tutti i visti e permessi necessari. Siamo in otto: Giampietro e Rina, Gianni e Marisa, Renzo e Albertina , io e Mariella.
Elio e Maria purtroppo hanno dovuto rinunciare a causa dei postumi di una caduta rovinosa di Maria in casa pochi giorni prima della partenza.
Domenica 8 settembre 2019 ore 8,30 il pulmino passa a prenderci e ci porta a Malpensa da dove il nostro modernissimo aereo Aeroflot decolla alle 13,00 e atterra in orario perfetto a San Pietroburgo alle 17,05 (ora locale). Ci attende la nostra guida Irina Lebedeva, una bella signora di cui apprezziamo subito la simpatia e il pragmatismo, che ci accompagna in città dove scendiamo all'hotel Mosca,
Hotel Mosca a San Pietroburgo |
grande struttura turistica in riva alla Neva e all'inizio della prospettiva Nevskj a un passo dalla metropolitana. Check-in veloce malgrado il continuo afflusso di nuovi arrivi, poi una passeggiata per i corridoi del nostro piano fino alle nostre ampie e confortevoli stanze. Scendiamo al ristorante e dopo aver capito come funziona il buffet ci scegliamo un bel tavolo defilato rispetto alla sala e ci organizziamo per una bella cena.
Poi usciamo a fare quattro passi, l'atmosfera è calda e si sta bene. La città è splendida questa notte, il fiume scorre sotto i ponti che di notte vengono alzati per far passare le navi. Nei giorni che seguono Irina ci porta ovunque in una città splendida e monumentale. Non a caso San Pietroburgo è la più europea delle città russe e il clima ancora tiepido, inusuale per la stagione avanzata, ci rende indimenticabili le escursioni:
Puskin, la reggia di Caterina la grande con il parco disseminato di fiori e fontane, il favoloso Heritage con tutte le sue collezioni e le meraviglie incredibili che contiene, la mostra degli impressionisti nella parte dedicata all' arte moderna, ci sentiamo a casa. Visitiamo la reggia di Petrovoratz, cortile di Pietro il Grande sull'estuario della Neva, ricostruita dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale. Passiamo accanto all'incrociatore Aurora che con il suo colpo di cannone ha dato il via definitivo alla presa del potere dei bolscevici di Lenin. Visitiamo sull'isola delle lepri la fortezza dei Santi Pietro e Paolo, con la magnifica cattedrale, la gatta Parolina che da 20 anni vigila sulla tomba dello Zar e i grandi giardini. Abbiamo pranzato in ottimi ristoranti come lo Yalta dove abbiamo gustato il bortsch e una serie di piatti tipici. Siamo tutti contenti, salutiamo l'impareggiabile Irina che ci accompagna alla TAV. Tutto perfettamente organizzato e modernissimo ci porta comodamente a Mosca compiendo il viaggio di oltre 620 chilometri in 4 ore e 2 minuti esatti. Arriviamo in perfetto orario e ordinatamente usciamo sulla piazza delle 3 stazioni monumentali:
Leningrado (la nostra che ha conservato il nome della regione), la stazione di Kazan e la stazione Yaroslavsky della Transiberiana. Ogni stazione è nello stile della propria destinazione. Velocemente veniamo condotti al nostro Hotel Vega,un gruppo di grattacieli all'americana vicino ad un centro commerciale in stile villaggio della vecchia Russia e ad una stazione della metropolitana.
Hermitage: il vaso monolitico di diaspro verde |
Puskin, la reggia di Caterina la grande con il parco disseminato di fiori e fontane, il favoloso Heritage con tutte le sue collezioni e le meraviglie incredibili che contiene, la mostra degli impressionisti nella parte dedicata all' arte moderna, ci sentiamo a casa. Visitiamo la reggia di Petrovoratz, cortile di Pietro il Grande sull'estuario della Neva, ricostruita dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale. Passiamo accanto all'incrociatore Aurora che con il suo colpo di cannone ha dato il via definitivo alla presa del potere dei bolscevici di Lenin. Visitiamo sull'isola delle lepri la fortezza dei Santi Pietro e Paolo, con la magnifica cattedrale, la gatta Parolina che da 20 anni vigila sulla tomba dello Zar e i grandi giardini. Abbiamo pranzato in ottimi ristoranti come lo Yalta dove abbiamo gustato il bortsch e una serie di piatti tipici. Siamo tutti contenti, salutiamo l'impareggiabile Irina che ci accompagna alla TAV. Tutto perfettamente organizzato e modernissimo ci porta comodamente a Mosca compiendo il viaggio di oltre 620 chilometri in 4 ore e 2 minuti esatti. Arriviamo in perfetto orario e ordinatamente usciamo sulla piazza delle 3 stazioni monumentali:
Hotel Vega a Mosca |
Leningrado (la nostra che ha conservato il nome della regione), la stazione di Kazan e la stazione Yaroslavsky della Transiberiana. Ogni stazione è nello stile della propria destinazione. Velocemente veniamo condotti al nostro Hotel Vega,un gruppo di grattacieli all'americana vicino ad un centro commerciale in stile villaggio della vecchia Russia e ad una stazione della metropolitana.
Al mattino veniamo portati allo storico monastero di Serghi Possad, luogo sacro alla storia russa. Lungo l'autostrada dobbiamo fare una lunga coda per un incidente. Al ritorno in città siamo andati a pranzo in un locale sotto un cavalcavia sul lungo fiume, all'uscita siamo rimasti intrappolati in un traffico caotico, fermi per oltre tre quarti d'ora ad una intersezione. Giornata che ci ha fatto toccare con mano il problema di Mosca, che come ogni metropoli soffoca nel caos automobilistico con oltre 5 milioni di veicoli circolanti. Vedendo che eravamo comunque abbastanza vicini alla nuova cattedrale che volevamo visitare, abbiamo convinto la nostra guida, Yulia Marinic, giovane un poco scontrosa a farci scendere e continuare a piedi. In pratica abbiamo attraversato il ponte sulla Moscova e sull'altra riva ci attendeva la nostra meta. Inaugurata nel 2000, architettonicamente molto simile alle chiese dei secoli precedenti. Ci avviciniamo poi alla piazza Rossa dalla piazza antistante che è un tripudio di aiuole fiorite davanti ai portali di ingresso e finalmente entriamo nella mitica piazza.
L'entrata monumentale alla Piazza Rossa |
Le mura del Cremlino |
I magazzini GUM |
L'atmosfera è fiabesca quasi surreale, tutti i palazzi sono illuminati e la sorpresa è superiore all'immaginazione. C'è molta gente che passeggia e dopo un giro sulla piazza fino alla vista del fiume che tutti si godono ci inoltriamo nella via Nikolskaya piena di festoni di luminarie e di gente. Torniamo poi sempre in Metro senza problemi.
Il mattino dopo visitiamo il museo della cosmonautica, con il parco dedicato alle statue degli scienziati, un altissimo monumento in titanio con un razzo in cima e ammiriamo il primo sputnick e via via dalle foto della cagnetta Laika, di Yuri Gagarin e testimonianze di tutte le imprese spaziali russe.
Il museo della cosmonautica |
Andiamo poi al monumento del milite ignoto e osserviamo il severo cerimoniale del cambio della guardia al passo dell'oca. Poi arriva un allegro reparto di cadetti con molte belle ragazze in divisa.
I cadetti |
Pranziamo e poi passeggiamo sul ponte degli sposi dove sotto un gigantesco cuore fiorito ci facciamo anche noi delle foto matrimoniali .Arriviamo sulla piazza rossa e mentre le signore entrano nei lussuosi magazzini Gum a curiosare tra le boutiques (italiane e francesi), noi uomini ci sediamo a bere un caffè nell'altrettanto lussuoso ed italiano caffè Bosco dove ci raggiungono poco dopo.
Andiamo poi al famoso museo Tretiakov dove scopriamo che fino al settecento la pittura russa era fondamentalmente orientata alle icone sacre, e solo successivamente si è dedicata a temi profani con le successive generazioni di artisti dell'otto-novecento collezionati dai fratelli Tretakiov.
Il nostro ultimo giorno è stato caratterizzato da un improvviso freddo intenso, e passeggiare al mattino presto nella bella via Arbat per fare gli ultimi acquisti è stato quasi eroico. In centro ammiriamo un corteo di samurai, gheishe, bimbi che sfilano per la festa nazionale giapponese. Poi andiamo all'aeroporto passando sulla tangenziale a fianco del quartiere dei grattacieli, una downtown all'americana con lo stadio del Lokomotiv Mosca. Arriviamo sbrigando velocemente il check in e poi ci rifocilliamo in attesa dell'imbarco: decollo alle 16,05 e atterraggio a Malpensa in perfetto orario alle 18,50. Pulmino e tutti a casa per cena. Evidentemente abbiamo visitato solo una piccola parte della Russia: San Pietroburgo e Mosca sono città ricche e moderne, automobili nuove e strutture all'avanguardia. Il sogno sarebbe di prendere la Transiberiana e in 15 giorni di viaggio arrivare a Vladivostok nella Russia più profonda. Ma anche solo fare il viaggio da Mosca a San Pietroburgo in battello sostando nei paesi lungo i fiumi e i canali e così venire in contatto con un mondo più tradizionale anche se già intaccato dal turismo. E' un'idea per un prossimo viaggio.