lunedì 6 dicembre 2010

Vaghe stelle dell'Orsa

Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea
Tornare ancor per uso a contemplarvi
Sul paterno giardino scintillanti.....
                                  Giacomo Leopardi
 

La via Lattea
 
Guardare le stelle, cercare il grande ed il piccolo carro, trovare la stella polare. Nelle sere limpide era un momento magico guardare il cielo e spesso noi ragazzi lo facevamo tutti insieme nel cortile dove abitavamo con tante altre famiglie. Allora le notti erano proprio buie e le poche luci pubbliche nelle strade del paese erano molto fioche, nessuno aveva luci esterne ed anche noi che avevamo dei neon sul terrazzo li accendevamo solo per il tempo strettamente necessario. Mio padre per primo mi ha insegnato a riconoscere le stelle e  le prime e più affascinanti che riuscii a riconoscere furono proprio il grande ed il piccolo carro individuando poi la stella polare, la direzione del favoloso nord. Momenti di incanto assoluto! Guardare il cielo, anche di giorno osservando le nuvole che passano e si trasformano in mille figure, mi è sempre stato molto caro. Mostrare ai bimbi il sorgere della luna piena,  la magia del cielo stellato nelle notti cristalline, indicare loro una stella più luminosa delle altre e inventare loro che si è accesa quando l'amato nonno se ne è andato....
Oggi anche se è tutto più difficile: trovare un posto buio e silenzioso, dedicare del tempo alla contemplazione del cielo, eppure ho riprovato la stessa meraviglia e le stesse emozioni di allora sicuramente più intense,  consapevoli e profonde.
Guardando dal cortile della vecchia casa dei miei, a lato della  campanella che lo fa sembrare un convento messicano, è apparsa di nuovo magicamente la stella del nord ed alzando lo sguardo il bagliore della via lattea da est a ovest nella notte senza luna.
L'universo, la nostra casa come da bambini il grande cortile dell'infanzia dove giocavamo a nasconderci nelle sere d'estate e guardavamo le stelle.